Un’intervista di Angelo Ricci ad Amelia (Lietta) Manganelli, fondatrice di un Centro studi intitolato al padre, che in realtà non è mai partito, a causa della mancata risposta agli appelli della figlia unica. Eppure la presenza di Giorgio Manganelli nella letteratura italiana è di quelle che lasciano una traccia importante, non solo a livello di testi letterari, ma anche per la partecipazione al mondo dell’editoria e del giornalismo, dove ha lavorato e scritto col suo timbro originale e inconfondibile, sempre libero e fuori degli schemi.
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